Trattati sull’Ordine dei Fedeli d’Amore

« Senza il soffio del vento per sollevare i riccioli dei tuoi capelli – Chi potrebbe mostrare all’amante il volto dell’amata?» Sohravardî

SOMMARIO :

> La storia dei Fedeli d’Amore :D'Oriente e d'Occidente

> Henry Corbin e la religione dei Fedeli d'amore

> L’esperienza spirituale dei fedeli d'amore : Iniziazione - Illuminazione - Conclusione : Il Maestro del Silenzio

>  A proposito di Raffaello

> Dante e Novalis

 

 

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Dante e Cavalcanti

Raffaello

Novalis

 

« L’immagine di Dio è la vergine maschile, non l’uomo o la donna» Jacob Boehme

 

Introduzione :

L’ordine iniziatico dei Fedeli d’Amore è scomparso in Occidente, dalla fine del Medio Evo, vuoi perché i suoi membri abbiano scelto d’emigrare nei Paesi del Medio Oriente, in Siria o in Egitto, vuoi perché il loro piccolo numero abbia alla fine scelto la clandestinità più rigorosa. Esistono comunque delle prove che si è semplicemente “nascosto” e che resta vivo in Occidente persino fino ai nostri giorni. Naturalmente l’Ordine non esiste più in quanto ordine – perché, dal Medio Evo in poi, non si tratta che di casi isolati, di esperienze individuali. Ma ci si può interrogare su cosa significhi essere un fedele d’amore, adesso che l’Ordine che li riuniva ha palesemente smesso di esistere. In altre parole, essere un fedele d’amore, significa ai nostri giorni l’appartenenza a un ordine costituito come tale, con la sua gerarchia, i suoi riti iniziatici, e il suo linguaggio segreto? René Guénon stesso mette in guardia contro questa confusione a proposito dei Rosa+Croce: « Il termine di Rosa-Croce è in senso proprio la designazione di un grado iniziatico effettivo, il cui possesso, evidentemente, non è necessariamente legato al fatto di appartenere a una specifica organizzazione definita.». È lo stesso per ciò che concerne i fedeli d’amore.

Quando si parla della Fedeltà d’Amore bisogna dunque tenere ben presente, certamente un Ordine antico scomparso di cui sono noti alcuni rappresentanti che hanno lasciato delle opere letterarie: Dante, Cavalcanti, ma anche una via e un modo di realizzazione spirituale che alcuni individui, senza dubbio rari, hanno intrapreso dopo che si è «occultato», in condizioni d’altro canto tanto misteriose quanto lo erano all’epoca in cui quest’ordine esisteva: Novalis, Raffaello. Ciò che distingue, in effetti, l’Ordine dei Fedeli d’Amore è la sua disciplina dell’Arcano, il suo “segreto”, il che spiega perché i suoi membri hanno lasciato così poche tracce; tranne naturalmente l’opera intera di Dante, - ma bisogna comunque penetrarne i misteri. Anche su questo punto René Guénon faceva notare che il nostro tempo, per quanto oscuro esso sia in questa fine di kali yuga, e per quanto poco propizio alla conoscenza esoterica, ne permette tuttavia un apprendimento migliore.